Il progetto

Parco Italia mira a identificare, mantenere, gestire sostenibilmente e migliorare la connettività del paesaggio forestale italiano.

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Tutti gli interventi sono progettati per far parte di una visione più ampia che tenga conto dei servizi ecosistemici, della mitigazione e dell'adattamento ai cambiamenti climatici e della connettività ecologica sull'intero territorio nazionale e oltre. Gli interventi di Parco Italia hanno lo scopo di innescare i processi di ripristino e rigenerazione degli habitat e di essere diversificati in base alla varietà dei paesaggi e all'unicità dei territori che toccheranno. Questi interventi di rigenerazione seguiranno fiumi e canali per attivare processi di rinaturalizzazione; seguendo la strategia EU sulla Biodiversità 2030, collegheranno le città e le renderanno più verdi e permeabili; correranno attraverso aree agricole per essere vettori di biodiversità, e risaneranno le aree a forte carattere industriale per bonificare i suoli inquinati.
Parco Italia prevede anche la tutela delle aree cuscinetto in prossimità di parchi e riserve naturali esistenti, supportando e gestendo i processi di rinaturalizzazione di spazi naturali e seminaturali limitrofi. Il progetto è iniziato considerando il grande potenziale di sviluppo del capitale naturale italiano: L'Italia ha 11 milioni di ettari di aree boschive esistenti, il che significa che il 35% della superficie terrestre è costituito da aree boschive; Rispetto a quanta superficie di territorio occupano, le foreste rappresentano la più grande infrastruttura verde del paese. Nel 2019 in Italia, per la prima volta dopo secoli, le foreste hanno superato, in termini di superficie, le terre agricole a causa dell'abbandono di queste ultime. La crescita delle foreste italiane, per quanto positiva possa sembrare, può essere un fattore determinante per l'intensificarsi dei rischi —ad esempio, l'aumento del numero e dell'intensità degli incendi— soprattutto laddove le nuove foreste mancano di gestione e manutenzione. Negli ultimi 50 anni, il consumo di suolo ha fortemente influenzato la continuità e la connessione delle aree naturali in Italia. Pertanto, il 25,11% del territorio mostra alti gradi di frammentazione ecologica. Al fine di proteggere e ripristinare la biodiversità, l'UE si è posta l'obiettivo di proteggere almeno il 30% del suo territorio entro il 2030. Attualmente, il 21,3% della superficie totale del territorio italiano è protetta. Se applicassimo lo stesso obiettivo al territorio italiano, l'Italia dovrebbe aumentare la percentuale di aree protette di almeno l'8,7% entro il 2030 per raggiungere l’obiettivo dell’UE a scala europea. L'Italia deve lavorare per ampliare la copertura delle aree protette terrestri proteggendo contemporaneamente le sue risorse naturali e gestendole in modo da minimizzare i rischi di frammentazione e aumentare la connettività ecologica. La connettività è uno strumento importante per la conservazione che può ridurre gli effetti negativi della perdita di habitat e della frammentazione ecologica. La connettività ha dimostrato di aumentare la dispersione, la migrazione e il flusso genetico, promuovere il ripopolamento o l'insediamento di popolazioni in aree non occupate e favorire la circolazione e la selezione di genotipi che si adattano meglio alle sfide ambientali. Per realizzare la connettività tra le aree naturali, è quindi necessario proteggere, ampliare, gestire e ripristinare aree naturali e semi-naturali protette e non protette. Un aumento a lungo termine dell'area forestale e della connettività, raggiunto attraverso la rigenerazione naturale o assistita e il ripristino di foreste soggette a disturbi, degradate o deforestate, potrebbe aumentare l'offerta di servizi ecosistemici produttivi, di regolazione ambientale e di servizi culturali forniti dalle foreste alle comunità locali e globali. Le nuove foreste di Parco Italia saranno compatibili con il suolo, il clima e la biodiversità locali e non danneggeranno le comunità locali, i loro diritti e l'attuale uso di suolo. Le foreste, sia nuove che già esistenti, saranno le prime beneficiarie della nostra cura.

Fasi di progetto

Fase 1

Ricerca

Nella sua prima fase, il progetto Parco Italia ha intrapreso una serie di attività di ricerca che hanno portato a una comprensione completa del capitale naturale italiano e all’identificazione di potenziali aree per l’afforestazione. Il team ha anche svolto attività come la mappatura degli stakeholder, la definizione di linee guida per l’afforestazione, un quadro generale di governance e lo sviluppo di indicatori di monitoraggio ambientale per sostenere lo status multifunzionale delle foreste sia nelle aree urbane che extra-urbane. Complessivamente, la fase di ricerca del progetto Parco Italia è stata fondamentale per stabilire le conoscenze di base necessarie per promuovere un’afforestazione sostenibile, andando a definite i criteri e le azioni per migliorare la connettività e la biodiversità ecologica in Italia.

Fase 2

Implementazione

La seconda fase del progetto Parco Italia ha dato il via a una serie di attività mirate all’implementazione dei progetti pilota. Queste iniziative sono progettate per ridurre la frammentazione delle foreste e migliorare la connettività spaziale degli habitat naturali. La nostra ambizione è quella di stabilire gradualmente una rete ecologica nazionale che colleghi le aree naturali, urbane e peri-urbane alle regioni costiere, rurali e montane. I progetti pilota sono definiti in base alle specifiche esigenze di ciascun paesaggio e territorio. Essi includono campagne di afforestazione e riforestazione, azioni mirate per il ripristino degli habitat e strategie per sostenere e favorire la rigenerazione naturale delle foreste.