Gli obiettivi

Parco Italia estenderà, collegherà, proteggerà e migliorerà il capitale naturale italiano e la sua biodiversità.

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Lavorando sulla protezione delle aree naturali e semi-naturali esistenti e non ancora protette e gestendone i processi di naturalizzazione, sarà possibile, utilizzando strategie multiscalari e multimodali, affrontare i rischi ambientali del territorio —dai rischi di incendio ai rischi idrogeologici—, tenendo conto della complessità e dell’unicità dei singoli territori a scala nazionale.   L'ambizione di Parco Italia risiede nella costruzione di una visione sul lungo periodo che immagina di piantare un albero per ogni cittadino delle 15 città metropolitane italiane: 22 milioni di alberi piantati entro il 2040. Le fasi di ricerca e implementazione di Parco Italia hanno una durata complessiva di tre anni, a partire da settembre 2021, data di avvio del progetto. La fase di implementazione del progetto Parco Italia inizierà con la messa a dimora di 70.000 alberi e arbusti in siti selezionati sul territorio, che la Fondazione AlberItalia insieme a Stefano Boeri Architetti completerà entro la fine del 2024. Attraverso un'ampia, potenziale e diversificata infrastruttura verde, basata su un solido approccio di ecologia del paesaggio, il progetto Parco Italia vuole prima di tutto dare una risposta alle direttive dell'UE sulla biodiversità e sulla selvicoltura a livello nazionale —Strategia UE per la biodiversità 2030 e Strategia UE per le Foreste 2030—, rispondendo poi anche alle criticità locali del territorio con strategie e azioni diversificate. Il progetto Parco Italia immagina la creazione di una rete nazionale composta da corridoi ecologici che aumentano e proteggono la biodiversità, rafforzando e ampliando la presenza di aree protette e aree altamente protette in Italia. Il progetto di Parco Italia adotta un approccio e una visione transfrontaliera per aumentare potenzialmente la fornitura di servizi ecosistemici e ridurre la pressione antropica su specie e habitat a rischio, in Italia e oltre.

Gli obiettivi

Estendere

le aree naturali protette e non protette, identificando e agendo sulle nuove aree potenziali di intervento.

Connettere

le aree naturali protette e non protette, attraverso corridoi ecologici e percorsi di mobilità lenta, per ridurre la frammentazione degli habitat, prevenire l'isolamento genetico, e consentendo la migrazione delle specie.

Proteggere

le foreste, nuove ed esistenti, e la biodiversità fermando il deterioramento e la perdita di habitat forestali e l’estinzione locale di specie migliorando, al contempo, la capacità di adattamento climatico e la resilienza in aree vulnerabili.

Accrescere

the green ecological corridors between and within the 15 Italian metropolitan areas, smaller cities and villages that will become the nodes of this green infrastructure, making cities greener and healthier.

Gli interventi

Riforestazione

Effettuare interventi di rimboschimento / riforestazione Reforestation o riforestazione / rimboschimento è la piantumazione di alberi in aree dove storicamente esisteva già una copertura arborea. La riforestazione si concentra solo sulla piantagione di alberi, ristabilendo gli ecosistemi forestali attraverso la messa a dimora di alberi laddove prima era presente già una foresta, che per varie ragioni è stata temporaneamente rimossa o fortemente alterata da disturbi naturali o antropici come incendi, frane, attacchi massicci di fitopatogeni, improvvisi cambiamenti nell’uso del suolo e altri fattori.

Rinaturalizzazione

Effettuare interventi di rinaturalizzazione (o “rewilding”) “Rewilding” o “rinaturalizzazione” è il ripristino di diversi ecosistemi (zone umide, torbiere, foreste, ecc.) non solo con la piantumazione di alberi., considerando diversi ecosistemi, mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici e riducendo l’erosione del suolo.

Afforestazione

Realizzare interventi di afforestazione “Afforestation” o afforestazione è invece un termine accettato a livello internazionale per la pratica di piantare alberi su un terreno che non è stato recentemente utilizzato per coltivare un raccolto di alberi (come un terreno agricolo ad esempio, o un’area in cui non erano presenti alberi), avviando lo sviluppo degli ecosistemi mettendo a dimora alberi laddove la foresta è stata assente almeno negli ultimi 50 anni.

 

Ripristino

Ripristinare gli ecosistemi degradati (progettazione e realizzazione di interventi che supportino il ripristino degli ecosistemi danneggiati).

Bonifica

Effettuare interventi di bonifica di aree inquinate (es. fitodepurazione in siti con elevati livelli di contaminazione e inquinanti tossici a livello del suolo).

Ripristino dei fiumi

Ripristinare i fiumi a flusso libero e le loro sponde. Il ripristino della flora dei fiumi può essere considerata una delle misure naturali di prevenzione dalle esondazioni, andando a rallentare il flusso dell’acqua durante precipitazioni intense.

Ripristino del suolo

Ripristinare gli ecosistemi del suolo. Prevenire l’erosione e il deterioramento del suolo utilizzando diversi metodi e tecniche.

Protezione della fauna selvatica

Realizzare attraversamenti della fauna selvatica in luoghi in cui la frammentazione è un pericolo per le specie animali e un rischio per la biodiversità.